PERCUSSIONI A SUONO DETERMINATO
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Marimba
Gli strumenti a percussione si possono dividere in due categorie in riferimento al suono:
- suono determinato (strumenti a percussione che producono un suono)
- suono indeterminato (strumenti a percussione che producono un rumore)
Gli strumenti a percussione si possono dividere in due categorie in riferimento alla modalità di produzione del suono:
- idiofoni (il suono è prodotto dalla vibrazione del corpo stesso dello strumento, senza l’utilizzo di corde, membrane tese o una colonna d’aria che viene fatta vibrare)
- membranofoni (categoria di strumenti musicali in cui il suono è prodotto dalla vibrazione di una membrana tesa)
La marimba è uno strumento musicale a percussione di tipo idiofono che ha origini africane, ma è diffuso anche in paesi come Guatemala, Nicaragua, Costa Rica. Il moderno repertorio per marimba include brani solistici, ensembles di percussioni, concerti per marimba e orchestra, jazz ensembles, ensemble o composizioni per orchestra. I compositori contemporanei hanno utilizzato sempre più spesso il suono unico della marimba, ed è ormai comune trovarla nella nuova musica per wind ensemble anche se un po’ meno per orchestra. I modelli migliori di marimba, per i concerti, possiedono tasti costruiti con il palissandro dell’Honduras, chiamato anche “legno di rosa”. In modelli di minore qualità i tasti vengono costruiti in padouk e in vari materiali sintetici. Importanti concerti sono stati composti da Darius Milhaud, con il Concerto per marimba, vibrafono e orchestra. Nel 1992 Franco Donatoni ha scritto MARI per marimba sola e MARI I per quattro marimbe. Nel 1993, il percussionista e compositore Luigi Morleo ha scritto il primo “Concerto”, italiano, per marimba e archi. Frank Zappa fece largo uso della marimba per alcuni suoi pezzi, come per esempio “St. Alfonzo’s. Il Concerto n. 3 (1991) di Ennio Morricone è per chitarra, marimba e orchestra d’archi.
L’impugnatura delle bacchette nella moderna musica per marimba prevede l’utilizzo di quattro battenti simultaneamente (raramente fino a sei). Ciò permette di eseguire accordi e di suonare i salti più agevolmente. Diversi sono i metodi di impugnatura delle bacchette.
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Campane tubolari
Le campane tubolari sono uno strumento musicale idiofono a percussione diretta e a suono determinato. Si tratta di una serie di “campane”, lunghe barre metalliche cave (solitamente tubi di ottone o altro metallo appesi verticalmente a circa uno o due metri di altezza) che si accordano modificando la lunghezza.
Sono normalmente suonate colpendole con un martello speciale, a testa di cuoio grezzo o di plastica, La loro origine è europea e di invenzione moderna. L’estensione è nel registro medio-acuto. Nelle orchestre sinfoniche simulano il suono delle campane da chiesa. Sono utilizzate in composizioni sinfoniche, come la Sinfonia fantastica di Berlioz, l’Ouverture 1812 di Čajkovskij o la Nona sinfonia di Mahler, ma anche nella musica contemporanea e popolare.
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Timpani
Il timpano è uno strumento musicale, un idiofono a suono determinato della classe dei membranofoni, della famiglia dei tamburi. Viene suonato per mezzo di percussione diretta di bacchette le cui estremità presentano una imbottitura per attutire il colpo. Produce un suono determinato, regolando la tensione della pelle attraverso meccanismi, modernamente azionati da pedali. Il fusto sul quale viene tesa la pelle è a “caldaia” e solitamente è in rame, oppure in altre leghe metalliche o in materiali plastici.
A differenza di molti tamburi, i timpani, come detto, sono strumenti che producono suoni ad altezza determinata. L’intonazione viene determinata dalla tensione della pelle: ogni strumento ha un’estensione che varia da una quinta ad un’ottava cromatica. La modifica dell’altezza viene effettuata oggi per mezzo di un pedale che agisce contemporaneamente su tutte le viti di tensione della pelle. Anticamente queste venivano avvitate o svitate manualmente una ad una, obbligando il timpanista (ed il compositore) a mantenere la stessa intonazione durante tutto un brano. L’uso del pedale e di un apposito quadrante graduato permettono una rapida intonazione dello strumento ed effetti di glissato. Anche nei timpani provvisti di pedale sono comunque presenti viti che permettono di mantenere la tensione della membrana equilibrata in tutti i punti.
I suoni vengono oggi notati in altezza reale in chiave di basso.
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