Il pianoforte è stato inventato, in Italia, da Bartolomeo Cristofori nel XVIII secolo.
Pianoforte a coda
Il pianoforte è uno strumento musicale a corde percosse mediante martelletti, azionati da una tastiera. L’origine della parola è italiana ed è riferita alla possibilità di suonare note a volumi diversi in base al tocco, effetto non ottenibile negli strumenti a tastiera precedenti, quali il clavicembalo. La tastiera è di norma composta da 88 tasti, 52 bianchi e 36 neri. I bianchi rappresentano le note: do, re, mi, fa, sol, la e si. I neri individuano le alterazioni (note bemolli o diesis).
Pianoforte verticale (aperto) visibile meccanica con martelletti
Il pianoforte è il più diffuso strumento appartenente ai cordofoni a corde percosse; altri membri sono il clavicordo, oggi utilizzato prevalentemente per l’esecuzione filologica della musica d’epoca, e il fortepiano, progenitore del pianoforte. Il suono può essere modificato anche mediante i pedali (solitamente tre). Chi suona il pianoforte è chiamato pianista.